Condominio e destinazione della cosa comune

    La destinazione della cosa comune – che, a norma dell’articolo 1102 del Cc, ciascun partecipante alla comunione non può alterare, divenendo altrimenti illecito l’uso del bene – dev’essere determinata attraverso elementi economici, quali gli interessi collettivi appagabili con l’uso della cosa, elementi giuridici, quali le norme tutelanti quegli interessi, ed elementi di fatto, […]

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Comunione Rimborso spese anticipate – Spese necessarie per la conservazione della cosa comune – Spese sostenute dal singolo partecipante per l’illuminazione e l’accatastamento dell’immobile – Esclusione del diritto al rimborso

    In tema di comunione, ai sensi dell’art. 1110 cod. civ., ha diritto al rimborso il partecipante che, in caso di trascuranza degli altri partecipanti o dell’amministratore, abbia sostenuto spese necessarie per la conservazione della cosa comune. La lettera e la “ratio” della richiamata norma depongono nel senso che essa eccezionalmente consente la ripetibilità […]

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I limiti alla collocazione di impianti o manufatti nell'area a comune

Tribunale di Monza, Sez. I, 10 Giugno 2010, n°1779 L’assemblea condominiale se, da un lato, può legittimamente deliberare di collocare un manufatto o un impianto nell’area comune, in quanto destinato ad un’utilità comune, dall’altro deve rispettare e sottostare alle norme che disciplinano le distanze legali, rispetto alle proprietà dei singoli, alle regole generali sugli atti […]

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La regolamentazione dell'uso della cosa comune deve seguire il principio della parità di godimento

Trib. Milano Sez. XIII, 19/07/2010 In tema di condominio negli edifici la regolamentazione dell’uso della cosa comune in assenza dell’unanimità deve seguire il principio della parità di godimento tra tutti i condomini stabilito dall’art. 1192 c.c., il quale impedisce che, sulla base del criterio del valore delle singole quote, possa essere riconosciuto ad alcuni il diritto […]

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Il godimento esclusivo del bene da parte di un comproprietario non è funzionale all’esercizio del possesso ad usucapionem ex art. 1158 c.c.

App. Napoli Sez. II, 07/07/2010 Il godimento esclusivo del bene da parte di uno dei comproprietari è, di per sé, inidoneo a far ritenere lo stato di fatto così determinatosi funzionale all’esercizio del possesso ad usucapionem ex art.1158 c.c. e non anche conseguenza di un atteggiamento di mera tolleranza da parte dell’altro compossessore. Ai fini […]

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