Condominio e vizi di costruzione delle parti private

      La dedotta configurabilità di vizi di costruzione riguardanti parti strutturali di pertinenza di alcune unità immobiliari e non anche le parti comuni dell’edificio condominiale, comporta che l’azione di risarcimento del danno connessa alla garanzia di cui agli artt. 1667 e 1669 c.c. va proposta unicamente dai condomini proprietari e non anche dal […]

Continua a Leggere

Il condòmino che intenda evitare gli effetti della sentenza sfavorevole pronunciata nel giudizio cui egli ha preso parte attraverso l’amministratore può valersi dei mezzi di impugnazione concessi alla parte.

Corte di Cassazione, Sezione II, sentenza 19 ottobre 2010, n. 21444 Il condomino che intenda evitare gli effetti della sentenza sfavorevole pronunciata nel giudizio cui egli ha preso parte attraverso l’amministratore può valersi dei mezzi di impugnazione concessi alla parte. Configurandosi, infatti, il Condominio quale ente di gestione sfornito di personalità giuridica distinta da quella dei singoli condomini, […]

Continua a Leggere

Servitù, parti comuni e legittimazione giudiziale dell'amministratore

Cassazione civile, sez. II, 10 novembre 2010, n. 22886 La legittimazione dell’amministratore del condominio dal lato passivo ai sensi dell’art. 1131, comma 2, c.c. non incontra limiti e sussiste, anche in ordine all’interposizione d’ogni mezzo di gravame che si renda eventualmente necessario, in relazione ad ogni tipo d’azione, anche reale o possessoria, promossa nei confronti […]

Continua a Leggere

Per far rispettare il regolamento, l'amministratore può agire o resistere in giudizio senza l'autorizzazione dell'assemblea

Cassazione civile , sez. II, 25 ottobre 2010 , n. 21841 Curare l’osservanza del regolamento di condominio è compito precipuo affidato dall’art. 1130 c.c. all’amministratore, il quale pertanto è senz’altro abilitato ad agire e a resistere nei pertinenti giudizi, senza che occorra un’apposita autorizzazione, necessaria soltanto per le liti attive e passive esorbitanti dalle incombenze […]

Continua a Leggere

L'amministratore di condominio è legittimato a compiere "gli atti conservativi dei diritti inerenti alle parti comuni dell'edificio"

T.A.R. Sicilia Catania, sez. III, 09 luglio 2010 , n. 2954 La legittimazione ad agire dell’amministratore del condominio è disciplinata dalle previsioni di cui al combinato disposto degli artt. 1130 e 1131 c.c., secondo le quali l’amministratore condominiale è legittimato a compiere autonomamente ” gli atti conservativi “, anche di natura giudiziale, ex art. 1131 […]

Continua a Leggere

La delibera condominiale con la quale si autorizza l’amministratore a promuovere un giudizio vale per tutti i gradi del giudizio

Cass. civ. Sez. V, 04/02/2010, n. 2584 La delibera condominiale con la quale si autorizza l’amministratore a promuovere un giudizio vale per tutti i gradi del giudizio stesso e conferisce quindi, implicitamente, la facoltà di proporre ogni genere di impugnazione, compreso il ricorso per cassazione. (In applicazione del principio, la S.C. ha ritenuto regolarmente conferito […]

Continua a Leggere