La legge di stabilità per l’anno 2013, nota anche come legge finanziaria, è stata approvata.

Risultano numerose le novità e le misure adottate destinate a far discutere.

In particolare, in materia di giustizia si registrano nuovi rincari. Ecco le principali novità:

– Impugnazione, in via principale o incidentale, dichiarata infondata, inammissibile o improcedibile: dovrà essere versata un’ulteriore somma pari all’importo del contributo unificato dovuto per l’impugnazione stessa.

– Il contributo unificato per i riti abbreviati di cui al Titolo V, Libro IV del Codice del Processo Amministrativo (Artt. 119-125 DLGS n. 104 del 2 luglio 2010) passa da € 1500 a € 1800, con un aumento del 20%.

– Per i giudizi di impugnazioni relativi ad appalti e lavori pubblici e per quelli delle Autorità indipendenti il contributo è determinato per scaglioni in base al valore della causa (prima erano 4.000 euro fissi):
2.000 euro per cause di valore inferiore a € 200.000.
4.000 euro per cause di valore compreso tra 200.000 ed 1 milione di euro.
6.000 euro per cause di valore superiore ad 1 milione di euro.

– Per le impugnazione di cui al comma 6-bis dell’ articolo 13 del DPR 115/2002 il contributo è aumentato del 50% (analogamente a quanto già previsto nel processo civile dalla precedente legge di stabilità).

–  Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e tutti i casi non previsti da specifiche disposizioni: il contributo unificato passa da € 600 a € 650.

Vai al testo della Legge di stabilità 

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