La Corte UE emette sentenza su una causa intentata nel 2010 da un cittadino spagnolo, Mario Costeja González contro un quotidiano, oltre a Google Spain e Google Inc. Anche l’Italia aveva espresso osservazioni sul caso.

“Il gestore di un motore di ricerca su Internet è responsabile del trattamento effettuato dei dati personali che appaiono su pagine web pubblicate da terzi”: così ha statuito la Corte Ue in proposito alla causa di un cittadino spagnolo contro Google. Nel caso in cui, in seguito di una ricerca effettuata a partire dal nome di una persona, l’elenco di risultati mostra un link verso una pagina web che contiene informazioni sulla persona in questione, questa può rivolgersi direttamente al gestore per la soppressione del collegamento. Qualora il gestore non dia seguito alla domanda, la persona può adire le autorità competenti per ottenere, in presenza di determinate condizioni, la soppressione di tale link dall’elenco di risultati.

Ad ogni modo,  la Corte ha rilevato che occorre ricercare un giusto equilibrio tra il legittimo interesse all’informazione degli utenti di Internet ed il diritto al rispetto della vita privata ed alla protezione dei dati personali

Vai alla SENTENZA DELLA CORTE (Grande Sezione) 13 maggio 2014

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