La Corte di Cassazione con l’ordinanza 6 giugno 2013, n. 14329 rimette alla Corte Costituzionale la decisione sul caso di una coppia di coniugi bolognesi il cui marito transessuale aveva ottenuto la rettificazione di attribuzione di sesso dal Tribunale competente.

Il punto controverso riguarda la sorte del vincolo coniugale a seguito del cambiamento di sesso di uno dei coniugi. Le norme applicabili sono l’art. 4 della legge n. 164/1982 e l’art. 31 del Decreto legislativo n. 150/2011. Secondo tali norme, il tribunale che accoglie la domanda di rettifica di attribuzione di sesso, ordina all’Ufficiale di stato civile del Comune dove è stato compilato l’atto di nascita, di effettuare la rettificazione nel relativo registro.

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