Storica sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha riconosciuto il risarcimento dei danni morali (15.000 euro, 10.000 rimborso spese) ad un padre italiano separato che per sette anni non era riuscito a vedere la figlia, nonostante il diritto di visita fosse stato formalmente sancito dal tribunale. Per i giudici di Strasburgo – decisione del 29 gennaio 2013 n. 25704/11 – infatti  nelle questioni di famiglia il carattere adeguato delle misure che le autorità devono adottare si giudica sulla base della rapidità della loro esecuzione. Non basta dunque l’enunciazione del principio e neppure è sufficiente una regolamentazione specifica dei giorni di visita, il diritto alla vita familiare va assicurato nella sua pienezza in sede esecutiva.

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