Definizione agevolata delle cartelle, si paga entro il 28 febbraio
Sanabili anche le multe stradali. Esclusi i debiti Inps e Inail

La definizione agevolata delle cartelle entra nel vivo. Ad oggi hanno aderito circa
duecento contribuenti ma il numero ovviamente è destinato a salire con l’avvicinarsi
della scadenza. Secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2014 (legge 27
dicembre 2013 n.147), entro il prossimo 28 febbraio i contribuenti hanno la possibilità
di pagare in un’unica soluzione, senza interessi di mora e interessi di ritardata
iscrizione a ruolo, le cartelle e gli avvisi di accertamento esecutivi affidati entro il 31
ottobre 2013 a Equitalia per la riscossione. I cittadini interessati dovranno attivarsi per
valutare la loro situazione e scegliere se aderire, ma in caso di dubbi è sempre
opportuno chiedere chiarimenti agli sportelli di Equitalia dove gli addetti forniranno tutte
le informazioni necessarie e la massima assistenza. Rientrano nell’agevolazione, per
esempio, le entrate erariali come l’Irpef e l’Iva e, limitatamente agli interessi di mora,
anche le entrate non erariali come il bollo dell’auto e le multe per violazione al codice
della strada elevate da Comuni e Prefetture. Restano invece escluse le somme dovute
per effetto di sentenze di condanna della Corte dei Conti, i contributi richiesti dagli enti
previdenziali (Inps, Inail), i tributi locali non riscossi da Equitalia e le richieste di
pagamento di enti diversi da quelli ammessi (l’elenco è disponibile sul sito
www.gruppoequitalia.it). La definizione agevolata è applicabile anche in presenza di
rateizzazioni, sospensioni giudiziali o altre situazioni particolari.

Come funziona. La definizione agevolata riguarda le cartelle e avvisi di accertamento
esecutivi emessi per tributi di competenza delle Agenzie fiscali (Agenzia delle Entrate,
del Demanio, del Territorio, delle Dogane e dei Monopoli), Uffici statali (per esempio
Ministeri e Prefetture) ed Enti locali (Regioni, Province e Comuni), affidati a Equitalia
entro il 31 ottobre 2013.

Verifica delle cartelle. Per capire se i tributi inseriti nelle cartelle/avvisi rientrano nella
definizione agevolata i contribuenti devono prendere visione della propria situazione
debitoria e verificare innanzitutto la data in cui le somme dovute sono state affidate
all’agente della riscossione e il tipo di atto ricevuto. Queste informazioni sono
contenute nell’estratto di ruolo che si può chiedere agli sportelli di Equitalia.

L’agevolazione. Per tutte le cartelle/avvisi che rientrano nell’agevolazione il
contribuente non dovrà pagare gli interessi di mora, che maturano dalla data di notifica
della cartella in caso di mancato pagamento delle somme entro i 60 giorni previsti.
Inoltre, per le cartelle/avvisi emessi per conto dell’Agenzia delle Entrate, e quindi
riferite a entrate erariali, non si paga anche il tributo relativo agli interessi per ritardata
iscrizione a ruolo, indicati nella cartella di pagamento e nell’estratto di ruolo.

La scadenza. Chi sceglie di aderire dovrà pagare il residuo del debito (al netto degli
interessi non dovuti), l’aggio, le spese di notifica e quelle per eventuali procedure
attivate. Il pagamento deve essere effettuato in un’unica soluzione entro il 28 febbraio
2014. Fino al 15 marzo resta sospesa la riscossione dei debiti interessati alla
definizione agevolata. Equitalia invierà entro il 30 giugno mediante posta ordinaria una
comunicazione di avvenuta estinzione del debito ai contribuenti che avranno pagato
nei termini previsti.

Dove e come pagare. È possibile effettuare il versamento in tutti gli sportelli di
Equitalia, negli uffici postali tramite bollettino F35, indicando tassativamente nel campo
“Eseguito da” la dicitura “Definizione Ruoli – L.S. 2014”. Per la corretta ricezione del
pagamento, si consiglia di utilizzare un bollettino F35, completo di codice fiscale, per
ognuna delle cartelle/avvisi che si vuole pagare in forma agevolata.

In caso di crediti con la Pubblica amministrazione. Nell’ottica di fornire massima
assistenza, Equitalia contatterà i contribuenti che vantano crediti dalla pubblica
amministrazione e per i quali, in base alla legge (art. 48-bis, dpr 602/1973), l’ente
interessato, prima di effettuare il pagamento, deve verificare la presenza di eventuali
debiti con lo Stato di importi superiori a 10 mila euro. Il contatto diretto con i
contribuenti interessati è stato voluto da Equitalia per consentire loro di saldare le
cartelle/avvisi avvalendosi del pagamento agevolato entro la scadenza e permettere
alla PA di procedere al pagamento del credito nei tempi previsti senza risentire di
eventuali ritardi dovuti ai tempi tecnici legati alle operazioni della definizione agevolata.

Roma, 23 gennaio 2014

Relazioni Esterne

Fonte: comunicato stampa Equitalia

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